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Guframini Scultura Bocca Rossa

€ 199,00
Disponibile
Descrizione

La miniatura dell'iconica bocca rossa by Guframini God mantiene la sensazione sinuosa e sensuale delle labbra di una donna, esattamente come voluto da Studio65 che lo progettò nel 1970. A differenza della sua sorella maggiore, l'iconico divano, questa versione ha scelto di mostrarsi senza rivestimento in tessuto.

Gufram miniaturizza le sue icone e presentando la sua collezione Guframini: Cactus, Bocca e Pratone in versione mini. In questa affascinante trasformazione, le iconiche creazioni di Gufram, come quando accade in "Alice nel Paese delle Meraviglie", si rimpiccioliscono e prendono vita come adorabili Guframini®.

Miniature realizzate in scala 1:8, riproduzioni perfette delle famose sculture domestiche presenti nei più importanti musei del mondo.

Dettagli
  • Codice Prodotto: 1Guframini Bocca
  • Colore: Rosso
  • Materiali: Poliuretano espanso
Taglie e misure
  • Lunghezza: 25 cm
    Larghezza: 9 cm
    Altezza: 10 cm

Brand
  • Gufram

    Fondata nel 1966 dai fratelli Gugliermetto, la Gufram avvia con la poltrona Alvar disegnata da Giusepe Raimondi la produzione di oggetti di design, che in seguito coinvolgerà artisti quali Piero Glardi e designer quali Mendini, Pettena, Lazzeroini, di cui vengono esposti in mostra documenti e prototipi.

    Nella Manica Lunga del Castello di Rivoli si potranno ammirare pezzi come il Pratone, la Bocca, il Cactus e i Sassi, divenuti veri e propri simboli di un’epoca. Oltre a questi oggetti “cult” verranno esposti prototipi mai entrati in produzione ma esposti nei musei, allestimenti e i giochi realizzati per i bambini. A corredare la rassegna ci sarà una colonna sonora di musiche rock che il pubblico potrà ascoltare con le cuffie.

     

                             

                                                                       

Designer
Studio 65 1970
Nel corso del 1965, un gruppo di studenti di architettura iniziò a pensare di voler diventare architetti da grande. Tuttavia, dopo aver incontrato il mondo dei grandi (architettonici e non), hanno deciso che, sebbene volessero diventare architetti, non volevano diventare grandi. Così, per realizzare il loro sogno, e seguendo l'esempio di Peter Pan, hanno costruito la loro piccola isola felice e l'hanno chiamata Studio65. Questi giovani studenti di architettura erano anche pittori, che dipingevano con colori potenti. Come tutti i giovani amavano la vita fino al punto di essere pronti a lottare per costruire un mondo più giusto, dove la fantasia e la loro forma espressiva potessero trovare spazio ed essere apprezzate. Amavano la Pop Art americana ei film del New America Cinema, della Nouvelle Vague e dell'avanguardia italiana; Carmelo Bene, lonesco, Beckett e il Living Theatre. Ascoltavano musica rock e jazz e leggevano Mayakovsky, Marcuse, Montale e Asor Rosa, Tafuri e Simone de Beauvoir.